Notizie storiche sulla struttura di CASA AIL, ex Convento delle Oblate

Il complesso dove ora ci troviamo risale, nella parte più antica, al XIII secolo. La prima ad essere costruita fu la cosiddetta Torre di Careggi, eseguita probabilmente a protezione periferica della nascente città di Firenze, messa com’è in comunicazione a vista con le altre torri che ornano le colline intorno alla città.

Successivamente la torre venne inglobata nella costruzione della grande fattoria, che faceva capo alla Villa Medicea di Careggi, la preferita da Lorenzo il Magnifico, che qui vi morì nel 1492.

Alla decadenza della famiglia Medici, la fattoria passò di mano numerose volte, venendo acquistata da alcune delle famiglie più importanti della città, come i Temperani e i Vecchietti.

Quando nel 1936 venne costruito il nuovo padiglione ospedaliero qui accanto, l’Azienda Careggi ristrutturò la fattoria e le costruzioni adiacenti, per ospitare il Convento delle Suore Oblate Ospedaliere, che trasferirono qui la loro Casa Madre, lasciando la sede storica nel centro di Firenze, di fronte all’Ospedale di Santa Maria Nuova.

Durante il loro trasferimento le Suore portarono con sé una parte delle opere d’arte conservate nel convento d’origine, alcune delle quali si possono qui ammirare: in questa sala, il Capitolo del convento, dove le suore si riunivano per pregare e per la gestione della vita quotidiana, vediamo una Sacra Conversazione, con la Madonna che conversa con Santi e Martiri, un San Filippo Neri, un Santo Fiorentino che si prese cura soprattutto dei ragazzi abbandonati, e una “Madonna del Rosario”, con la Madonna che porge a un domenicano, forse lo stesso San Domenico, la corona del Rosario. Di “Madonne del Rosario” ne vennero eseguite molte in quel periodo, per ringraziare la Madonna della vittoria nella battaglia di Lepanto, del 1571, che salvò l’Europa cristiana dall’invasione dei turchi.

Queste opere sono di Vincenzo Meucci e Antonio del Ceraiolo.

Sopra la porta che immette in Chiesa è affrescato un Cenacolo, opera di Matteo Rosselli, un altro pittore che a Firenze ebbe molto successo.

Sopra l’altare della Chiesa è conservata la grande tavola dell’’ ”Assunta” di Matteo Rosselli.

Sopra le porte laterali e sul fondo della Chiesa, possiamo ammirare un’altra “Madonna del Rosario” e una bellissima tela che raffigura la Madonna col Bambino, San Sebastiano e un Santo francescano, San Francesco o S.Antonio da Padova. Di recente acquisizione è il magnifico Crocifisso di Antonio da Sangallo, della metà del XV secolo, antico emblema delle Suore Oblate, che dopo un lungo restauro e un viaggio per i maggiori musei d’Italia è tornato alla Casa Madre.

Nell’armadio accanto all’altare è conservata una preziosa serie di reliquiari, purtroppo non visibili attualmente per motivi di sicurezza..

Nella Sagrestia, la parte più antica del complesso, creata nella base della torre, è conservato un Tabernacolo di Dello Delli, un artista operante nei primi anni del 1400, il periodo di passaggio, soprattutto a Firenze, dal Gotico al Rinascimento. Quest’opera è stata esposta a Palazzo Strozzi, nella mostra dal titolo “Bagliori dorati del Gotico internazionale”.

Nel 2001 le Suore trasferirono ancora la loro Casa Madre, quella attuale, in Via della Quiete, alla base della collina, e da allora il convento rimase abbandonato.

A cura di Fernando Agnoloni